Caro diario...



Non scrivo una vera pagina di diario da alcuni anni, non troppi veramente. Questo blog per me è diventato un "posto sicuro" nel quale racconto il perché di ciò che faccio e alla fine viene sempre e comunque fuori chi sono io.
In questi giorni, nei social, sono stata un po assente, il mio bambino ha compiuto undici anni e mi sono dedicata a lui, poi ho avuto necessità di dedicarmi anima e corpo ai nuovi progetti. 
La fase di elaborazione di un progetto, che sia un gioiello o una linea di cartoleria ha bisogno di tempo per farsi vedere nella mia mente, poi dell'altro tempo per essere semplificata concettualmente e alla fine del tempo x essere resa "tangibile".
Come sapete nulla di ciò che faccio è fatto senza un motivo e questa volta il motivo è particolarmente forte. 
Ho avuto bisogno di alcuni momenti di silenzio e solitudine per ritrovare il mio baricentro, per fare spazio dentro la mia testa delle troppe sollecitazioni esterne. A volte si viene fagocitati in turbinii che poi provocano danni alla tranquillità emotiva, il continuo correre fa mancare il respiro. 
Poi arriva un giorno in cui senti che si rompe qualcosa e che devi fermarti, fare ordine, buttare il superfluo.
Io sono cresciuta ascoltando Fabrizio De Andrè, guardando Goldrake ( non mi ricordo se si scrive così ) e Lady Oscar. Sono cresciuta ascoltando Jovanotti ( quello impegnato) Caparezza e anche Guccini... I mio film preferito è Matrix e i Il Signore Degli Anelli e in generale tutti quei film e libri in cui si parla di IDEALI, DIGNITÀ' SACRIFICIO E ONORE, di difesa dei diritti e di rispetto dei doveri.
Lo so che sto andando a ruota libera e che forse non riesco a spiegare bene cosa voglio dire ma ... oggi va così e confido nel fatto che se siete qui un po' mi capite anche se sono sconnessa.
Perché vi sto dicendo tutto ciò ? 
Perché è arrivato il giorno in cui mi è stata messa davanti la scelta, tra l'essere e l'apparire, tra il scendere a compromessi e restare coerente ai miei valori più nobili e io non ho potuto fare altro che scegliere l'essere.
Il problema è che ci è voluto coraggio. Tanto coraggio. Coraggio nel scendere da una giostra "ambita e desiderabile" coraggio nel metterci la faccia e dire qualcosa di diverso. Coraggio sapendo che la mia scelta avrebbe avuto ripercussioni e che avrebbe scatenato l'inferno. Coraggio nel scegliere di cambiare strada e soprattutto ci vuole coraggio per non raccogliere le continue istigazioni a reagire.
Dunque eccoci qua, sono stati giorni pieni di voci, pareri,consigli, giudizi e anche insulti... e l'unica cosa che mi ha dato pace in questo periodo è stata lo scorrere del filo sulla carta.
La concentrazione per fare spazio e silenzio nella mia mente per concentrarmi e visualizzare ciò che sentivo ma non vedevo.
I nuovi quaderni sono usciti da questo tumulto di emozioni...Sono i responsabili della mia pace interiore, sono stati la mia terapia e i miei dissipatori di nebbia. Sono stati la mia cura. 


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